Red Bull, AI e Interior design: quando la simulazione anticipa le emozioni

Durante il Gran Premio del Giappone 2025, la Red Bull di Max Verstappen sembrava destinata a un weekend deludente. Dopo le prove libere, la monoposto non era abbastanza competitiva: sbilanciata, poco aderente alle caratteristiche del circuito di Suzuka. Ma la svolta non è arrivata in pista, bensì a migliaia di chilometri di distanza, in una sala simulazione a Milton Keynes.
Lì, l’olandese Rudy van Buren – ex pilota di kart, campione del mondo eSport, oggi simulatore driver ufficiale Red Bull – ha lavorato tutta la notte su assetti virtuali per trovare l’equilibrio perfetto per la monoposto, dimostrando quanto il lavoro tecnico possa essere potenziato da strumenti virtuali ben utilizzati.
Non è un ingegnere, ma un talento della guida simulata: eppure ha avuto un ruolo decisivo. Il risultato? Max Verstappen è sceso in pista il giorno dopo con una macchina rivoluzionata… e ha vinto. Tutto grazie a dati, modelli, simulazioni e tecnologie predittive. Tutto grazie all’intelligenza artificiale.
Questa storia ci insegna che non serve toccare con mano per trasformare la realtà. Ed è esattamente quello che succede anche nel mondo dell’interior design.
👉 Se vuoi leggere l’articolo originale su Rudy van Buren e Red Bull pubblicato dalla Gazzetta dello Sport, lo trovi qui: Formula 1: l’aiuto dell’amico Rudy van Buren decisivo per Max Verstappen
Quando casa tua diventa un circuito da provare
Progettare uno spazio significa pensarlo prima ancora che esista. Ma come possiamo essere sicuri che lo ameremo davvero, che sarà comodo, luminoso, funzionale? Oggi, come fa Red Bull con le sue monoposto, anche noi possiamo “guidare” la nostra futura casa prima di abitarla.
Grazie all’intelligenza artificiale generativa, alla realtà virtuale e agli strumenti di rendering evoluto, è possibile vivere un progetto online in maniera immersiva. Non serve più solo un disegno, un render statico: oggi possiamo esplorare, camminare, sperimentare ogni dettaglio, ogni colore, ogni luce in un ambiente simulato.
Con dispositivi come i visori Oculus, ad esempio, è possibile letteralmente entrare e passeggiare all’interno della tua futura casa, percependo in tempo reale volumi, luci, materiali e atmosfere. Un’esperienza che anticipa la realtà e rende ogni scelta più consapevole.
E non serve nemmeno venire nel mio studio: possiamo farlo da remoto, insieme, online. Ovunque tu sia. Oggi la tecnologia ci permette di collaborare con facilità grazie a videochiamate, condivisioni schermo, tour virtuali e modelli 3D interattivi da esplorare insieme in tempo reale.
L’intelligenza artificiale legge il tuo gusto meglio di quanto immagini
Molte persone hanno difficoltà a spiegare quello che vogliono per la propria casa. Ma l’AI generativa riesce a trasformare emozioni, riferimenti e suggestioni in immagini coerenti, che ti aiutano a scoprire quello che ti piace davvero.
Così come Van Buren ha trovato l’assetto ideale senza mai guidare davvero in pista, anche tu puoi scoprire quali soluzioni ti rappresentano davvero, cosa funziona nella tua vita quotidiana, e cosa invece no. Con pochi click, la tecnologia ci permette di immaginare più opzioni, confrontarle, ottimizzarle. Ma quei click diventano davvero potenti solo se accompagnati dall’esperienza e dalla creatività umana.
L’intelligenza artificiale, in questo senso, non è un sostituto ma un acceleratore: moltiplica idee e spunti, a patto che sappiamo cosa chiedere e dove vogliamo andare. Solo così non rischia di diventare una copia di altri, ma uno strumento per creare qualcosa di autentico e personale.
Non è solo un modo per arredare. È un modo per decidere meglio: significa sprecare meno tempo, spendere meglio i propri soldi, evitare ripensamenti e arrabbiature. Ma soprattutto, vuol dire riuscire a cogliere il mood giusto, l’anima profonda di chi abiterà quello spazio, per trasformarlo in un vero nido, pensato su misura per ognuno di noi.
E anche se gli strumenti sono digitali, ciò che conta davvero è il dialogo progettuale tra cliente e progettista. Perché ogni casa non nasce da un algoritmo, ma da una visione condivisa. E la tecnologia, se guidata, può renderla reale prima ancora di costruirla.
Tecnologia che guida le scelte con consapevolezza
L’uso della simulazione negli interni non riguarda solo l’estetica. È un modo per prendere decisioni in modo consapevole, con meno errori e meno ripensamenti. Significa:
- Valutare fin da subito la resa reale di una luce naturale o artificiale, ad esempio modificando dinamicamente il posizionamento dei punti luce e testandone l’effetto nel corso della giornata;
- Capire se una cucina sarà comoda per cucinare davvero, simulando percorsi, spazi di movimento e interazione tra aree funzionali;
- Sperimentare combinazioni cromatiche prima di acquistare, visualizzandole in tempo reale all’interno degli ambienti con texture realistiche e confrontandole con diverse fonti luminose;
- Ridurre costi e sprechi, evitando acquisti affrettati o errori progettuali che spesso comportano modifiche successive;
- Avere suggerimenti intelligenti generati dall’AI su accostamenti di arredo, materiali e layout a cui non avevi pensato, e che possono ispirarti con soluzioni nuove ma coerenti con il tuo stile;
- Creare una base solida di confronto per progettare con chi vive con te, anche se siete in luoghi diversi, allineando gusti e necessità già nella fase iniziale del progetto.
Tutto questo, senza rinunciare alla tua unicità.
Insomma, significa progettare con più intelligenza, ma senza perdere il tocco umano. La casa diventa un luogo in cui riconoscerti, grazie a una tecnologia che non impone, ma ti aiuta ad ascoltarti.
Tecnologia e talento: una nuova alleanza per chi progetta
Come arredatori d’interni, interior designer, ma anche come professionisti in generale, non dovremmo temere la tecnologia come se potesse toglierci creatività, empatia o visione. Al contrario: oggi abbiamo la possibilità di usarla come leva strategica per ampliare e rafforzare le nostre competenze.
L’intelligenza artificiale generativa, la realtà virtuale, le simulazioni immersive non sono concorrenti del nostro lavoro: sono alleate, acceleratori di intuizioni, strumenti che – se guidati con consapevolezza – ci permettono di fare meglio ciò che già sappiamo fare.
E in questo senso, la tecnologia può unire, ispirare, aprire nuovi modi di collaborare e progettare. Come il simulatore di Van Buren ha potenziato Verstappen, così può accadere anche nei nostri progetti quotidiani. Ed è proprio con questa visione che lavoro ogni giorno, anche online.
Oggi puoi iniziare un progetto d’interni con me completamente da remoto, sfruttando simulazioni, AI e strumenti digitali che rendono ogni scelta più semplice e sicura. Vuoi scoprire come funziona?
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Le altre due prospettive delle mie tre anime professionali
Se ti ha incuriosito questo punto di vista, scopri anche le altre due prospettive con cui ho analizzato la storia di Red Bull e l’uso trasformativo dell’intelligenza artificiale:
💼 👨💼 Prospettiva dell’Imprenditore e formatore: https://imprenditore.alessandroboz.com/red-bull-ai-e-business-la-tecnologia-che-ti-fa-vincere/
🏎️🏁 Sportivo ed ex Pilota: https://sport.alessandroboz.com/red-bull-ai-e-successo-quando-il-virtuale-cambia-tutto/